Lo Studio Dentistico Gierre offre le più moderne tecniche ortodontiche sia per bambini che per adulti (i denti si possono raddrizzare ad ogni età) occupandosi di prevenzione, diagnosi e trattamento delle malposizioni dei denti e delle ossa facciali.
I principali obiettivi del nostro trattamento ortodontico sono:
- Allineamento corretto dei denti
- Salute dei denti e del loro apparato di sostegno
- Funzione masticatoria efficiente
- Buona estetica del viso
- Stabilità nel tempo dei risultati ottenuti
Quando portare il bambino a fare una visita ortodontica?
Consigliamo di effettuarla dai 4 ai 6 anni, quando tutti i denti da latte sono ancora presenti in bocca. Questo con lo scopo di “intercettare” eventuali disarmonie dentali e/o scheletriche che, se non corrette in fase di crescita, difficilmente possono essere risolte più tardi. Una visita in età precoce diventa inoltre importante per verificare lo stato di salute dentale e le corrette procedure di igiene orale (anche in ortodonzia è più importante prevenire piuttosto che curare).
Terapia precoce o intercettiva significa prevenire l’instaurarsi di molte malocclusioni. È dunque importante visitare il bambino precocemente per verificare se esiste una buona armonia tra le componenti anatomiche e dentali che costituiscono l’architettura cranio- facciale, se ciò non fosse bisogna intervenire tempestivamente per stabilire un giusto equilibrio e raggiungere un’occlusione corretta.
Talvolta la terapia ortodontica precoce riesce a migliorare ma non a risolvere la situazione; sarà necessario quindi prevedere e programmare una terapia più tardiva, e più complessa, che porti ad una correzione definitiva in dentatura permanente (dopo i 12 anni).
In quali casi bisogna portare il bambino?
In presenza di queste situazioni noi consigliamo di portare il bambino ad un controllo:
- Precoce o tardiva perdita dei denti
- Difficoltà nel masticare o nel chiudere la bocca
- Problemi respiratori
- Succhiamento del dito o altre abitudini orali viziate
- Affollamento dentale (denti malposizionati)
- Mascellari che deviano nella chiusura
- Difficoltà nel parlare
- Denti sporgenti
- Trauma masticatorio delle guance
- Disarmonia facciale
- Serramento o digrignamento dentale
- Rumori nell’articolazione della mandibola
La necessità di intervento varia poi a seconda dell’età del bambino e del suo sviluppo. La dentatura è in continua evoluzione e per questo motivo nel nostro studio dentistico sono previsti controlli per la valutazione ortodontica, ripetuti ad intervalli periodici.
Se la valutazione clinica non ravvisa alcun tipo di anomalia si può decidere di rivedere il bambino negli anni successivi per verificare nel tempo il corretto sviluppo della dentatura. Alcuni casi richiedono una radiografia delle arcate dentarie (ortopantomografia) per verificare presenza e posizionamento degli elementi permanenti non ancora erotti. In questa occasione forniamo utili consigli per l’igiene orale e la prevenzione delle affezioni del cavo orale. Nel caso si evidenzi una situazione anomala si procederà ad un’accurata analisi strumentale, al fine di elaborare un piano di trattamento personalizzato. Lo studio del caso si avvarrà dell’ausilio di modelli in gesso delle arcate dentali, di fotografie e di radiografie dei denti e del cranio che ci permettano di proporre il piano di trattamento, stabilendo il tipo di apparecchio ortodontico più idoneo alla situazione del paziente e maggiormente indicato al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
ORTODONZIA INVISIBILE
Fino a qualche tempo fa i pazienti che volevano effettuare un trattamento ortodontico erano costretti ad affrontare, per un periodo della loro vita, una serie di disagi cui le apparecchiature ortodontiche fisse li sottoponevano. Oggi invece un trattamento ortodontico può essere affrontato dal paziente con grande serenità, in quanto non è quasi più necessario sottoporsi a terapie con apparecchiature fisse. Attualmente le nuove frontiere dell’ortodonzia permettono di riallineare i denti utilizzando degli allineatori trasparenti, che consentono di effettuare il trattamento senza i disagi dell’apparecchio fisso, ovvero, niente più ferretti infernali con relativi problemi estetici, difficoltà nell’igiene orale e nessuna irritazione o lesione a carico di mucose o gengive. Durante il trattamento ortodontico il paziente potrà avere sempre il piacere di sorridere non dovendosi più preoccupare di mostrare una apparecchiatura metallica e le persone con cui si relazionerà non si accorgeranno di nulla. L’apparecchio è costituito da una serie di allineatori trasparenti che vengono realizzati su misura per ogni paziente. Il numero degli allineatori da utilizzare varia in funzione della malocclusione e ogni allineatore deve essere utilizzato per 22 ore nell’arco della giornata, togliendolo dalla bocca solo per mangiare e lavarsi i denti. Ogni due settimane gli allineatori superiore e/o inferiore vengono sostituti e ciò consente un graduale e costante movimento dei denti. La programmazione del trattamento ortodontico viene effettuata attraverso un processo computerizzato. Le impronte prese al paziente, passano per uno scanner innovativo che digitalizza l’immagine acquisendo la forma in tre dimensioni. Tecnici qualificati esperti di ortodonzia, con l’ausilio di software 3D specifici, eseguendo le indicazioni del dentista, elaborano l’immagine dell’arcata dentale, trasformando, secondo passaggi sequenziali, la malocclusione iniziale nella situazione finale con i denti dritti. Questa procedura consente di poter visionare, sul computer, il trattamento ortodontico. Il dentista può così valutare in maniera appropriata ed esauriente la terapia ed apportare anche eventuali modifiche o correzioni. Per il paziente rappresenta invece un utile strumento per poter apprezzare lo spostamento dei denti e valutare così il risultato estetico finale. Ad ogni passaggio della sequenza computerizzata, corrisponde un immagine virtuale in 3D che viene riprodotta con stampanti stereo litografiche di ultima generazione le quali trasformano l’immagine digitale in un modello fisico reale, pronto per la creazione degli allineatori trasparenti in polietilene.
I vantaggi dell’apparecchio invisibile
- Le mascherine sono trasparenti e non rovinano l’estetica del sorriso.
- Nessun fastidio per il paziente.
- Migliore igiene orale rispetto agli apparecchi tradizionali.
- Assenza delle tipiche abrasioni alle mucose provocate dalla presenza del metallo.
- Monitoraggio complessivo dei risultati grazie alle avanzate tecnologie digitali.
- Cure personalizzate costruite sulle effettive problematiche del paziente.
ORTODONZIA FISSA
Utilizza dispositivi ortodontici (brackets) che vengono cementati ai denti. Questi “attacchi” possono essere in metallo o ceramica e fungono da supporto a strumenti meccanici quali: fili, archi, elastici, molle, responsabili del riposizionamento dentale.
ORTODONZIA MOBILE
Utilizzata prevalentemente nel paziente in crescita, si avvale invece di apparecchi removibili che provocano lo spostamento dentale tramite l’azione di stimolo e riequilibrio delle forze biologiche del paziente, oppure grazie alle forze prodotte dall’attivazione di parti meccaniche incorporate, quali: viti, molle, archi vestibolari.
I trattamenti comprendono una serie di controlli a scadenza mensile. Al termine della cura segue un periodo di “contenzione”, in genere effettuato tramite uno splintaggio linguale estetico dei denti o con apparecchio mobile da indossare solo la notte, che serve a stabilizzare la situazione ed evitare recidive. La durata del periodo di contenzione varia da soggetto a soggetto, in rapporto a molteplici fattori, quali l’età e la gravità della malocclusione originaria.
Indispensabile per il successo di qualunque trattamento ortodontico è la collaborazione del paziente, il quale deve seguire puntualmente e scrupolosamente le istruzioni, rispettando le scadenze imposte e mantenendo un’adeguata igiene orale. Importante, nel caso del paziente pediatrico, la figura del genitore che lo aiuti a rispettare scadenze, ad abbandonare abitudini viziate che possono interferire col trattamento e ad affrontare piccoli problemi quotidiani e eventuali fastidi legati all’utilizzo dei dispositivi ortodontici.
GNATOLOGIA
La gnatologia, altra preziosissima e forse ancora poco conosciuta branca dell’odontoiatria, non può e non deve essere disgiunta dall’ortodonzia insieme alla quale forma la modernissima branca dell’ortognatodonzia.
Esiste una stretta connessione tra i denti, i mascellari, l’articolazione temporo-mandibolare e il sistema nervoso. La gnatologia è il settore dell’odontoiatria che prende in considerazione proprio queste importanti connessioni. In termini più ampi la gnatologia è parte integrante della posturologia che si occupa dei rapporti che intercorrono tra una corretta postura e il nostro equilibrio psico-fisico, fondamentale per il nostro benessere. L’alterazione di questo delicato equilibrio può essere frequentemente la causa di molti fastidi: cefalee, disturbi all’udito, dolori alla cervicale ecc. Malocclusioni e anomalie nell’articolazione temporo-mandibolare comportano infatti una posizione della testa e della colonna cervicale sbagliata. Ripristinando la corretta posizione della mandibola si osserva un rilassamento del muscolo sterno-cleido-mastoideo e il recupero della corretta postura. Una malocclusione, ovvero la non corretta chiusura delle arcate dentarie, può provocare numerosi problemi a carico dei denti, che sono maggiormente predisposti a:
- Carie.
- Gengive che possono ritirarsi più facilmente.
- Muscoli predisposti alla masticazione con frequenti contratture.
- Articolazione temporo-mandibolare con forti dolori e mal di testa.
- Postura scorretta che comporta dolori muscolari generalizzati e difficilmente curabili con le classiche terapie.
Per capire questi stretti collegamenti bisogna considerare che la mandibola, attraverso i muscoli masticatori, è connessa direttamente alla cervicale e indirettamente alla colonna vertebrale, inoltre l’articolazione temporo-mandibolare è strettamente collegata alle strutture che permettono il passaggio dei suoni al cervello e il movimento del collo.
Normalmente il movimento della mandibola avviene senza andare a sovraccaricare tutte queste strutture annesse, quando però vi sono malocclusioni l’articolazione temporo-mandibolare non può più muoversi liberamente e il suo movimento diviene scorretto e “rigido”, intaccando alcune importanti funzioni quali la deglutizione, la fonazione, l’equilibrio o l’udito. Alcuni dei sintomi che si possono presentare in caso di alterazioni all’ATM sono: dolore spontaneo o durante la masticazione dei muscoli facciali, movimenti mandibolari limitati, sintomatologia algica, emicrania, disturbi del sonno, “clic” all’apertura e chiusura della bocca. Se sono presenti questi sintomi è necessario rivolgersi ad uno specialista in gnatologia che durante la prima visita si informa sull’anamnesi del paziente e inizia a valutare i movimenti mandibolari e dopo alcuni esami specifici potrà decidere la terapia necessaria. Nella maggior parte dei casi sarà sufficiente utilizzare per un certo periodo di tempo un bite, ovvero una placca in resina che permette di migliorare la chiusura delle arcate dentarie per ristabilire la posizione corretta e il delicato equilibrio tra la mandibola e le strutture annesse senza modificare la posizione dei denti. Esistono diversi tipi di bite che possono essere inseriti sull’arcata superiore o inferiore, nella scelta verranno presi in considerazione diversi parametri tra cui la situazione clinica e la compliance del paziente. Devono essere effettuati frequenti controlli per adeguare il bite alle modificazioni nella posizione delle arcate mandibolare e mascellare.
Nel tempo si può quindi riuscire a recuperare la giusta armonia tra i vari componenti neurologici, muscolari, articolari. Ovviamente agire tempestivamente porta a risultati più efficaci in tempi minori; in casi più gravi possono essere necessari interventi combinati tra specialisti in gnatologia, in posturologia e osteopatia.
Grazie alla gnatologia sono molte le persone che hanno potuto migliorare e risolvere diversi disturbi, legati a malocclusioni e disturbi dell’ATM, che fino a non molto tempo fa erano di difficile risoluzione.